domenica 9 settembre 2007

Primo trimestre (gennaio, febbraio e marzo 2007)

Il primo trimestre del 2007 è stato caratterizzato per la nostra Elena da una serie di brutte influenze. L’inverno anomalo, la primavera anticipata, i repentini sbalzi termici, il fastidio per gli ultimi quattro dentini e lo stretto, anzi “strettissimo” legame con gli affettuosissimi compagni di classe, hanno fatto sì che Elena subisse più dell’atteso (ma comunque sempre nella norma) il contatto con i virus influenzali durante il suo primo anno scolastico.
La mamma di Elena è rimasta stupefatta nell’apprendere dei progressi della sua piccola seguendo anche la “tabella di marcia” del PEI (programma educativo personalizzato) studiato ed elaborato dall’insegnante di Elena, Daniela, assieme alla logopedista ed alla fisioterapista del Centro di Neuropsichiatria Infantile di Via Guncina a Bolzano. Daniela ha predisposto un album dove vengono illustrate tutte le attività scolastiche di Elena. L’album verrà consegnato ai genitori al termine dell’anno scolastico.
Nei primi tre mesi del nuovo anno Elena ha migliorato la postura: rimane seduta a lungo da sola, soprattutto se incuriosita o coinvolta con giochi di suo interesse, ogni tanto si accascia per riposare la schiena o per toccarsi i piedi (mani e piedi rimangono sempre il suo gioco preferito).
Elena ha raggiunto un buon grado di espressione della sua volontà. Le piacciono tantissimo i fazzoletti di carta, scottex e fogli in genere: ogni volta che qualcuno le passa vicino con un foglio o una scatoletta in mano Elena scatta con la velocità inaspettata e fulminea della lingua di un camaleonte e “cattura” strappando ed afferrando ciò che più le piace.
In salotto è stata creata una nuova “palestra/zona gioco”. Si trova al centro della stanza, circondata dal divano, dallo studio con il computer, dalla televisione. Anche seduta sul suo nuovo “tappeto – puzzle” Elena è sempre circondata dagli affetti e coinvolta in ogni attività e situazione.
La mamma è molto contenta perchè Elena ora si allunga molto bene in direzione dei giochi preferiti e quando è seduta sul suo nuovo tappeto compie degli esercizi da contorsionista, con molta sicurezza e ferrea volontà, per protendersi verso di essi. Poi, con un movimento del tronco, Elena si gira sia a destra che a sinistra in modo da ruotarsi e prelevare il suo gioco preferito: un cestino della spesa pieno di scatolette di cartone.
Queste povere scatolette subiscono un trattamento molto forte e rimangono “scatolette” solo per poco tempo. La nostra piccola ha sviluppato anche un gusto molto selettivo nei confronti di questo gioco.
Elena con un colpo d’occhio sceglie la sua “preda”, poi afferra – allungandosi - una scatoletta alla volta, si sofferma, la guarda, la scruta, la gira e la rigira tra le mani, entra con le dita fino ad aprirla, ne strappa i lembi di cartone più piccoli, la schiaccia, canta e le racconta una storia, la passa definitivamente dalla mano destra a quella sinistra, ne prende una nuova con la destra ed abbandona la vecchia con la sinistra.
Non le stacca gli occhi di dosso per molti molti minuti e neppure un richiamo della mamma per passare ad un altro gioco sortisce effetto alcuno. Quando Elena è assorta in questo gioco, poco possono fare gli stimoli esterni.
E’ Elena che ora sceglie i giochi, allungandosi e servendosi da sola.
La nostra piccola ama molto sfogliare i libri, in particolare quelli con le pagine di cartone. Cerca proprio la pagina per sollevarla e girarla. Anche in questo caso sembra leggere dalle immagini delle storie e racconta ad alta voce canticchiando.

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