domenica 9 settembre 2007

Il decorso clinico

· dal 09.05.2004 all’11.06.2004 ricovero nel reparto di Pediatria - Prima Infanzia - dell’ospedale civile di Bolzano;
· dall’11.06.2004 al 27.07.2004 trasferimento nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale – Pediatria – dell’ospedale civile di Bolzano;
· dal 27.07.2004 al 29.07.2004 trasferimento nel reparto di Pediatria - Neuropsichiatria Infantile - del Policlinico “Borgo Roma” di Verona;
· dal 29.07.2004 al 10.08.2004 trasferimento e ricovero nel reparto di Pediatria - Prima Infanzia - dell’ospedale civile di Bolzano per la rieducazione e lo svezzamento;
· 10.08.2004 ritorno a casa.
ESAMI CLINICI EFFETTUATI:
Elettroencefalogramma (MONITORAGGIO EEG):
Presenza di anomalie multifocali con netta prevalenza sulle regioni temporali bilateralmente, in particolare a sinistra, di anomalie intercritiche strutturali con morfologia rapida (gradualmente nel tempo). Inizialmente pattern nel sonno tipo spasmi atipici, successiva comparsa, nel sonno, di anomalie rapide bilaterali; pattern critico di crisi parziali con esordio a tipo di attività teta alfa – like e successiva diffusione emisferica, più raramente generalizzazione secondaria (crisi cliniche); frequente registrazione di crisi migranti, sempre a prevalenza bitemporale, con shift interemisferico, per lo più sinistro – destro, ma anche viceversa, più raramente migrazione ripetuta sinistra – destra – sinistra nella stessa crisi; relativa conservazione, nel tempo, di una discreta strutturazione di fondo nel sonno, mentre in veglia l’attività di fondo è risultata – almeno transitoriamente – destrutturata con ripetute evidenze di attività delta angolare, indipendente, in particolare sulle regioni temporali.
Risonanza magnetica (RM ENCEFALO 11.05.2004):
Modesta deformità della teca cranica con bozzatura parieto-occipitale destra. Orbite relativamente piccole. In sede intercranica si notano, per l’età di Elena, spazi liquorali corticali relativamente ampi in sede frontale e temporo – polare. Sono normoconformate le circonvoluzioni e si nota anche una normale intensità di segnale della sostanza bianca e grigia, in particolare appare normale per l’età la mielinizzazione. Assenti alterazioni di intensità del segnale a livello dei nuclei della base, assenti esiti di asfissia. Normorappresentate le strutture orbitarie, ipofisi, coclea e canali semicircolari.
Risonanza magnetica (RM ENCEFALO 09.07.2004):
Rispetto al precedente esame dell’11.05.2004 non si notano sostanziali modificazioni del quadro RM per quanto riguarda la lieve dilatazione degli spazi liquorali corticali intraemistefrici, frontali e temporo-polari. Si nota una pro-gressione della mielinizzazione a livello dei centri semi-ovali. Anche la branca anteriore della capsula interna appare in maggior parte mielinizzata. In corrispondenza delle regioni ippocampali gli apici dei corni temporali raggiun-gono la regione sottocorticale degli ippocampi con assotti-gliamento della corticale, comunque senza alterazione dell’intensità di segnale.

TAC CRANIO (14.05.2004):
Sono ancora aperte le suture craniche principali; comunque sono, per l’età di Elena (4 mesi), relativamente strette, in particolare quelle coronariche e lambiidee.
ECOGRAFIA CELEBRALE (15.05.2004):
Linea mediana in asse. Lieve diastosi della scissura interemisferica, in sezione coronale mediana del diametro di 0,35 cm. Ventricoli laterali asimmetrici (Sx > dx); 3° e 4° ventricolo nella norma. Corpo calloso presente. Cavum septi pellucidi.

ECOCARDIOGRAMMA (14.05.2004):Nella norma.
FUNDUS OO:
Nella norma.

Durante il ricovero presso il reparto di Pediatria dell’ospedale civile di Bolzano Elena ha presentato, con frequenza pluriquotidiana (da 3/10 die, fino a 17/20 die), episodi critici a semiologia parziale complessa, caratterizzati da blocco dell’attività in corso, ipertono vibratorio agli arti superiori, cianosi periorale, occhi repulsi o deviati in alto e a destra, con una durata di 2-3 minuti, spesso associati ad apnea con desaturazione importante (SpO2 25%) e, solo in alcune occasioni, accompagnati da vomito.
Un iniziale intervento farmacologico con Epanuntin (PTH tra 12-18) ha comportato solo un parziale controllo delle crisi. Data la coesistenza di crisi parziali e spasmi (atipici nel sonno all’EEG) si è interrotto, in concomitanza al trattamento con PTH, Topamax a titolazione lenta; la dose massima raggiunta è stata di 10mg/kg/die.
Data la risposta parziale alla Dintoina si è quindi deciso di sostituire gradualmente tale farmaco con il Rivotril, con buona risposta sulla frequenza delle crisi, ma importanti effetti sedativi, per cui il farmaco è stato gradualmente sostituito con il Luminalette.

In data 11.06.2004, data la persistenza degli episodi critici clinici con importante desaturazione e la comparsa di frequenti episodi infra-clinici registrati all’EEG, viene deciso il trasferimento presso il reparto di Terapia Intensiva Neonatale per il trattamento con il Midazolam.
Da questo momento Elena viene alimentata per gavage (“sondino” - 180 gr per 6 volte al giorno), con prevalenza di latte artificiale di proseguimento (5 pasti di latte artificiale ed uno di latte materno).


In data 12.06.2004 Elena subisce un intervento e le viene applicato un primo catetere venoso centrale, il quale viene sostituito chirurgicamente con un secondo in data 22.07.2004.
Successivamente, data la parziale e temporanea risposta a tale trattamento (persistenza sempre di crisi parziali infracliniche) sono stati fatti ulteriori tentativi terapeutici, senza ottenere significative modificazioni elettrocliniche (Benadon e.v., IGvena, Keppra fino a 80 mg/KG).
Durante la sospensione lenta del Midazolam il giorno 07.07.2004 si è assistito ad un nuovo peggioramento clinico, con comparsa di crisi ad andamento pressoché subentrante, migranti da un emisfero all’altro, spesso con generalizzazione secondaria, per cui si è deciso di procedere con un nuovo carico di Midazolam (fino a 1 mg/kg/die) e conseguente intubazione.

Dal giorno 08.07.2004 Elena ha iniziato, in associazione a Midazolam e Pb, il trattamento con DIBRO BE fino ad una posologia di 80 mg/kg/die.

Si identifica finalmente il tipo di epilessia: si tratta di un’epilessia maligna parziale migrante dell’infanzia (“Migrating partial seizures in infancy”) e la causa attualmente è sconosciuta.
Si precisa che non ci sono casi conosciuti di epilessia in famiglia.
Progressivamente viene ridotto il Midazolam (sia per la persistenza delle crisi che per i pesanti effetti collaterali, in particolare: sedazione, importanti secrezioni alle vie aeree e necessità di essere alimentata per gavage).
In data 20.07.2004 è stato sospeso definitivamente il Midazolam e, dato un incremento delle crisi, anche cliniche, è stata reintrodotta la Dintoina E.V. con discreta risposta clinica; come immediata conseguenza il 22.07.2004 si ostruisce il primo catetere venoso centrale che viene sostituito chirurgicamente con un secondo.
Dal giorno 22.07.2004 Elena non presenta crisi cliniche ed i monitoraggi EEG effettuati non hanno evidenziato nemmeno crisi infracliniche.


In vista di un possibile trasferimento i genitori di Elena decidono di terminare l’allattamento, anche perché il latte materno è oramai sufficiente solo per un pasto ogni due giorni.
La mamma è comunque molto orgogliosa di essere riuscita ad alimentare Elena con il proprio latte per sette mesi, visto anche il trambusto organizzativo (tempo, materiale e fatica) che comporta l’utilizzo della macchina tiralatte.

Viene deciso il trasferimento a Verona, Policlinico “Borgo Roma” presso il reparto di Pediatria – Neuropsichiatria Infantile - per un consulto. Nei tre giorni di permanenza nella città scaligera viene effettuato un primo dosaggio del DIBROBE e vengono eseguiti due EEG (entrambi in veglia); dopo due visite approfondite e lo studio della voluminosa documentazione portata da Bolzano, si concorda con l’operato dei colleghi altoatesini e si conferma sia la terapia che una possibilità di margini di miglioramento per quanto riguarda le capacità psicomotorie di Elena. Il giorno 29.07.2004 si procede con il nuovo trasferimento a Bolzano, questa volta non più in Terapia Intensiva Neonatale, ma presso la Pediatria: si parla di un possibile ritorno a casa, ma per fare questo mamma e bimba hanno bisogno di un periodo di svezzamento seguiti da personale qualificato. Elena e la sua mamma vengono così trasferite da Verona all’ospedale di Bolzano. Elena è ancora molto sedata; per la maggior parte del tempo dorme e viene quindi ancora nutrita attraverso il sondino, ma per un prossimo ritorno a casa si prospetta indispensabile un cambio molto veloce di alimentazione (svezzamento, Elena ha ora 7 mesi).

Il cambio repentino di alimentazione (svezzamento tutto in un giorno) è stato fortemente caldeggiato dalla mamma di Elena che ha desiderato completare il quadro dello svezzamento in ospedale, a stretto contatto con medici ed infermieri.

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