domenica 9 settembre 2007

La burocrazia (”cartacce”)



Massimo, il papà di Elena, è ingegnere dell’ambiente e lavora alle dipendenze di una ditta che progetta e realizza termovalorizzatori. Nel tempo libero è arbitro di calcio. Ha seguito in prima persona la degenza di Elena all’ospedale fruendo di un permesso di sei settimane (congedo parentale - astensione facoltativa senza retribuzione -).
Michela, la mamma di Elena, impiegata presso il Servizio Legale di una banca locale, all’epoca del ricovero di Elena all’ospedale si trovava in aspettativa facoltativa per maternità retribuita al 30%. Accertata l’invalidità di Elena può usufruire di uno speciale prolungamento del congedo parentale (astensione facoltativa) fino al compimento del terzo anno di età del bambino, sempre con una retribuzione al 30% (art. 4 della legge n. 104 di data 05.02.1992).
Per l’accertamento dell’invalidità civile (Legge Provinciale 21.08.1978 n. 46) si è recata a Bolzano negli Uffici Provinciali di Medicina Legale, Via Amba Alagi, 33, al terzo piano, Sportello / Ufficio Invalidi, munita della documentazione attestante lo stato della bambina. In seguito, dopo l’accertamento dell’invalidità tramite una visita della Commissione Provinciale, viene comunicato il punteggio di invalidità e viene recapitata una documentazione da consegnare al datore di lavoro per la domanda di prolungamento del congedo parentale (astensione facoltativa).
Dopo una prima visita in data 24.08.2004 la Commissione Provinciale di Medicina Legale attribuisce un punteggio di invalidità del 95%.
Con la visita (ricorso) del 18.11.2004 Elena riceve il massimo punteggio di invalidità civile pari al 100% con accompagnamento, con revisione dopo tre anni.

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