domenica 9 settembre 2007

Egregio Dottor Durnwalder ...


Egregio Dottor Luis Durnwalder, spettabile Amministrazione Provinciale,
mi chiamo Michela Cattoi in Angeli, risiedo a Bolzano, ho 33 anni e sono una mamma felice. Le scrivo queste due righe non per importunarLa, ma semplicemente per ringraziarLa; ringraziare Lei, per la Sua capacità gestionale e le Sue doti squisitamente umane, e – tramite Suo – tutta l’Amministrazione Provinciale da Lei presieduta. Sono mamma di una splendida bambina che compirà tre anni a Natale. Mia figlia Elena, nata apparentemente sana, si è ammalata all’età di quattro mesi. Dopo un lungo e complesso ricovero in ospedale - dovuto a gravi crisi epilettiche - è risultato che mia figlia è affetta da encefalopatia con un grave ritardo psicomotorio. Elena è stata dichiarata invalido civile assoluto.
Dal punto di vista clinico, pratico e psicologico è impossibile cercare di spiegare questi tre anni di vita in due parole.
La ringrazio semplicemente perché in ogni “ramo” su cui sono approdata nel mio “pellegrinaggio” in questi tre anni – inevitabilmente gestito, amministrato o comunque economicamente assistito dalla Provincia Autonoma di Bolzano (Ospedale di Bolzano Pediatria e Terapia Intensiva Neonatale, Croce Rossa/Croce Bianca, Centro di Neuropsichiatria Infantile Via Guncina, uffici ed associazioni per invalidi, Vigili Urbani, scuola materna, abbattimento barriere architettoniche sugli autobus urbani, trasporto invalidi) – ho sempre trovato persone competenti, umane, gentili ed efficienti, nonché la massima disponibilità.
Un aspetto sicuramente non trascurabile in un ricovero ospedaliero di tre mesi è stato il contatto umano e la collaborazione con il personale medico e paramedico del reparto di Pediatria di Bolzano. Durante il periodo più grave del ricovero, quello in Terapia Intensiva Neonatale dal Dr. Messner, Elena è stata più volte in pericolo di vita: ciò ha coinciso ovviamente con uno dei periodi più difficili anche per noi genitori. Fondamentale anche in tale situazione è stato l’apporto professionale e squisitamente umano dei medici e degli infermieri del reparto. Oggi Elena è curata dalle infermiere del Day Hospital di Pediatria, dal Neuropsichiatra Infantile Dr. Casara - responsabile anche del Centro di Neuropsichiatria Infantile in Via Guncina - nonché dalle terapiste del Centro (fisioterapista e logopedista), mentre io sono seguita passo a passo dalla psicologa del Centro.
In questi tre anni non mi sono mai sentita abbandonata né da Dio, né dalle istituzioni, né dalla mia famiglia.
Abbiamo avuto anche occasione di essere ricoverate a Verona al Policlinico “Borgo Roma” presso il reparto di Pediatria – Neuropsichiatria Infantile - per un consulto e di provare così in prima persona un’esperienza (negativa) fuori Provincia.
Dopo le dimissioni dall’ospedale Elena ed io abbiamo iniziato a frequentare anche terapie facoltative ed associazioni per handicappati: importantissime sono state le sedute di “Frühförderung” al Blindenzentrum St. Raphael e quelle di musicoterapia presso l’A.I.A.S. di Bz.
I miglioramenti di Elena fanno timidamente capolino a piccoli passi attraverso cenni a volte quasi impercettibili. Ma ci sono. Dopo un anno dall’inizio delle terapie e dopo un lungo processo di stimolazione Elena ha finalmente dimostrato interesse al punto di osservare prima e allungare poi le mani per toccare (grazie al Blindenzentrum) e suonare – in seguito – gli strumenti musicali che le vengono proposti (musicoterapia).
Dopo due anni dall’inizio delle terapie dal mese di luglio 2006, visti anche i miglioramenti clinici ed il controllo dell’epilessia, Elena ha sospeso tutte le terapie farmacologiche. In questi quattro mesi la mia bambina è nettamente migliorata (pur permanendo ovviamente tutti i suoi deficit) e da questa settimana sta finalmente seduta da sola !
Lo scorso inverno mi è stato proposto dal Dr. Casara, Neuropsichiatra di Elena, di inserire per quest’anno scolastico la mia bambina alla scuola materna, e così ho fatto. Presso la scuola materna “Città dei Bambini” di Viale Venezia è stata creata una sezione integrata e le è stata affiancata un’insegnate di sostegno tutta per lei, molto qualificata, ricca di doti umane, specializzata nel campo dell’handicap e con oltre 30 anni di esperienza.
Ogni giorno è per me una piacevole scoperta. Sto vedendo mia figlia rinascere, ed io con lei. Dopo tre anni di stop da ottobre ‘06 ho quindi ripreso a lavorare (per la gioia anche dei miei genitori, che mi vedono così riprendere una vita “normale”). Ho riottenuto il mio posto presso il Servizio Legale della Cassa di Risparmio di Bolzano S.p.A. e dopo l’inevitabile “rodaggio” posso dire di essermi integrata bene anch’io !
Per quanto riguarda i trasporti ho la patente, ma non posseggo l’auto e non guido. Ci muoviamo quindi sempre in autobus, con Elena seduta nel suo passeggino. Un gradissimo aiuto in questo senso ci è stato fornito proprio dal trasporto organizzato dalla Provincia ed effettuato dall’Arbeitsgemeinschaft für Behinderte che ci trasferisce andata e ritorno casa/scuola materna ed anche scuola materna/Centro di Neuropsichiatria Infantile per le terapie assieme all’insegnate. Questo servizio ci ha veramente semplificato la vita.
La nostra esistenza non è certo facile, ma è sicuramente positiva: ricca di esperienza, di gioia, di ottimismo e di piccole speciali novità quotidiane che all’occhio umano “normodotato” potrebbero risultare strane o non risultare affatto.
Ringrazio nuovamente di cuore per tutte le cure che abbiamo fino ad ora ricevuto e per l’attenzione prestata; formulo i migliori auguri per le prossime festività natalizie e porgo distinti saluti.

Bolzano, 12 novembre 2006

Michela Cattoi Angeli, mamma di Elena Angeli


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