Sedazione:
La rieducazione dopo due mesi di sondino risulta da subito cosa non facile.
Le terapie, che devono essere assunte puntualmente, vengono date con il sondino perché Elena è molto sedata. In veglia, dopo pochi cucchiai di pappa, si addormenta.
Elena non beve dal biberon a causa della totale sedazione; in veglia non riesce a succhiare: la lingua gira in bocca ma non “cattura” mai la tettarella.
E’ un “peso morto”: quando è sveglia non è molto presente, è passiva, “persa”. Dal punto di vista fisico è quasi immobile: muove solo le braccia quando è supina, portandole sulla linea mediana.
La rieducazione dopo due mesi di sondino risulta da subito cosa non facile.
Le terapie, che devono essere assunte puntualmente, vengono date con il sondino perché Elena è molto sedata. In veglia, dopo pochi cucchiai di pappa, si addormenta.
Elena non beve dal biberon a causa della totale sedazione; in veglia non riesce a succhiare: la lingua gira in bocca ma non “cattura” mai la tettarella.
E’ un “peso morto”: quando è sveglia non è molto presente, è passiva, “persa”. Dal punto di vista fisico è quasi immobile: muove solo le braccia quando è supina, portandole sulla linea mediana.
Sondino:
Il giorno 04.09.2004 la mamma toglie ad Elena il sondino: Elena ha preso il “mughetto” (“Candida”), per cui sente un forte dolore alla gola; notoriamente molto buona e calma, Elena piange da tre giorni.
Ne consegue un cambio di alimentazione e di abitudini:
Terapie: la mamma somministra ad Elena le terapie per bocca con una siringa, inizialmente attendendo il suo risveglio e ritardando le operazioni a volte anche di un’ora; di seguito somministra le terapie anche nel sonno: Elena inghiotte comunque, certo, ci vuole molta più cautela !
Cambio alimentazione: i due pasti di latte con il sondino vengono assunti con il cucchiaino: al latte vengono aggiunti multicereali e semolino per addensare il tutto, e buon appetito!
Il giorno 04.09.2004 la mamma toglie ad Elena il sondino: Elena ha preso il “mughetto” (“Candida”), per cui sente un forte dolore alla gola; notoriamente molto buona e calma, Elena piange da tre giorni.
Ne consegue un cambio di alimentazione e di abitudini:
Terapie: la mamma somministra ad Elena le terapie per bocca con una siringa, inizialmente attendendo il suo risveglio e ritardando le operazioni a volte anche di un’ora; di seguito somministra le terapie anche nel sonno: Elena inghiotte comunque, certo, ci vuole molta più cautela !
Cambio alimentazione: i due pasti di latte con il sondino vengono assunti con il cucchiaino: al latte vengono aggiunti multicereali e semolino per addensare il tutto, e buon appetito!
Stipsi:
Elena è ipotonica e quindi anche il suo intestino è pigro, anzi ... pigrissimo. La situazione non può migliorare anche perché non beve liquidi con il biberon e non si muove.
Quando deve andare di corpo soffre molto e piange dal dolore. Le spinte le creano compressione nello stomaco e, se lo stimolo arriva subito dopo il pasto, rimette. L’ano è fortemente irritato e screpolato, a volte sanguina.
Si cerca di ovviare cambiando alimentazione, favorendo le fibre, rendendo i pasti più liquidi possibile, introducendo la prugna, somministrando tè con la siringa e - ogni tanto (in tre mesi è capitato tre volte) – la classica vecchia “peretta” di camomilla.
Assunzione di liquidi e soffocamento:
L’apporto della logopedista è stato fondamentale (si rimanda alla terapia con la logopedista); certamente il tutto deve essere affiancato da tanta tanta tanta costanza (e pazienza!).
Elena è ipotonica e quindi anche il suo intestino è pigro, anzi ... pigrissimo. La situazione non può migliorare anche perché non beve liquidi con il biberon e non si muove.
Quando deve andare di corpo soffre molto e piange dal dolore. Le spinte le creano compressione nello stomaco e, se lo stimolo arriva subito dopo il pasto, rimette. L’ano è fortemente irritato e screpolato, a volte sanguina.
Si cerca di ovviare cambiando alimentazione, favorendo le fibre, rendendo i pasti più liquidi possibile, introducendo la prugna, somministrando tè con la siringa e - ogni tanto (in tre mesi è capitato tre volte) – la classica vecchia “peretta” di camomilla.
Assunzione di liquidi e soffocamento:
L’apporto della logopedista è stato fondamentale (si rimanda alla terapia con la logopedista); certamente il tutto deve essere affiancato da tanta tanta tanta costanza (e pazienza!).
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